Il 12 marzo si celebra la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita con la legge 14 agosto 2020, n. 113, al fine di promuovere una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità. Secondo il rapporto INAIL (ottobre 2020) in Italia ogni anno si verificano più di 2 mila aggressioni nei confronti di operatori della salute, e i più bersagliati, per il 35% dei casi, sono i “tecnici della salute”. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che gli operatori sanitari che subiscono violenze fisiche durante la propria carriera sono circa il 38% e la percentuale aumenterebbe se le violenze subìte sono sul piano verbale. A causa della pandemia il fenomeno delle aggressioni contro i professionisti della salute è aumentato.
“La violenza, in generale e nei confronti degli operatori sanitari, non è solo fisica o verbale, ma anche strutturale, prodotta dall’organizzazione, sociale e lavorativa, dalle sue profonde diseguaglianze e ingiustizie, che si traducono in abusi e sofferenze – ad affermarlo è Teresa Calandra, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP. La recente istituzione dell’Osservatorio nazionale per la sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie – continua la Presidente – ci consentirà di studiare il fenomeno affinché tutto quel che sapremo possa servire a capirlo meglio e soprattutto a prevenirlo”.
L’11 marzo si è insediato l’Osservatorio voluto dal Ministero della salute e come rappresentante della Federazione è intervenuto il referente Matteo Migliorini, che sottolinea: “Porteremo all’interno di questo nuovo organismo le istanze dei 220 mila professionisti sanitari delle 19 professioni sanitarie appartenenti alla FNO TSRM e PSTRP, al fine di garantirne qualità e sicurezza”.
“Difendiamo la salute è l’appello che voglio rivolgere a tutti i cittadini e ai professionisti iscritti ai nostri albi, affinché il diritto alla salute sia sempre tutelato e preservato” conclude la Presidente Calandra.